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fiore comestibile, pisciacane e pratoline

A caccia di erbe selvatiche

Le erbe spontanee di prati e boschi insaporivano le pietanze già molto prima dell’avvento di pepe e paprika… e ancora oggi sono disponibili a costo zero.

A primavera nei boschi e nei prati è tutto un pullulare di ortica, margheritine, denti di leone e chi più ne ha, più ne metta. Grave errore liquidarle come erbacce e… metterle sotto i piedi, anche solo in senso figurato: sono ingredienti salutari e gustosi che contribuiscono ad arricchire, non solo esteticamente, i piatti più svariati.

Ortica

Chi non è rimasto vittima, almeno una volta, dei suoi finissimi «arpioni» e del loro urticante acido formico? Anche per questo è difficile confonderla con altre piante – a parte, quando è ancora giovane, con il lamio purpureo, non a caso noto anche come falsa ortica.

Impiego in fitoterapia

Johann Künzle, il celebre parroco erborista svizzero, sosteneva che «con tutte le virtù che possiede, se non fosse che punge sarebbe stata estirpata da un pezzo». Infatti la farmacopea popolare la utilizza da sempre per le sue proprietà diuretiche, ipoglicemiche, antianemiche e toniche.

Impiego in cucina

Le foglie d’ortica sono ricche di proteine, vitamine e sali minerali e si utilizzano come gli spinaci per vellutate, smoothie, frittate o ripieno per i ravioli... Per rendere inoffensive le spine basta lasciare in ammollo le foglie per qualche ora, scottarle in acqua bollente oppure frullarle.

Vellutata di ortiche con uova in camicia

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Vellutata di ortiche con uova in camicia

Pratolina

Con quei suoi teneri fiorellini bianchi dal cuore giallo, la pratolina (alias margheritina) è una delle piante all’apparenza più delicate dei nostri prati – invece è una tipa tosta, perché riesce a proliferare, insieme a poche altre, anche sui terreni più calpestati.

Impiego in fitoterapia

I fiorellini hanno un gusto leggermente amarognolo. La farmacopea popolare le attribuisce proprietà depurative e ricostituenti.

Impiego in cucina

In primavera le foglioline fresche si possono aggiungere all’insalata, ma se la pianta non è ancora fiorita, i meno esperti potrebbero stentare a riconoscerla. Nel dubbio meglio aspettare i fiori, che aggiungono all’insalata un accento delicatamente amarognolo ma fungono anche da nota decorativa. I gambi, invece, hanno un retrogusto dolciastro.

Insalata di cervelas e formaggio ai ravanelli

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Insalata di cervelas e formaggio ai ravanelli

Tarassaco

Anche il tarassaco (popolarmente noto come dente di leone o soffione) è una pianta coriacea e di poche pretese che, infatti, cresce un po’ ovunque, non di rado nelle fessure tra le pietre e persino tra le lastre della pavimentazione stradale.

Impiego in fitoterapia

Künzle raccomandava il lattice contenuto nei suoi gambi per «illuminare gli occhi». Per le sostanze amare di cui è ricco, il tarassaco è utilizzato come rimedio popolare contro i disturbi epatici e la cattiva digestione.

Impiego in cucina

In passato le radici essiccate e macinate della pianta fungevano da sostituto del caffè, oggi sono un salutare ingrediente per lo smoothie. Con le foglie si arricchiscono le insalate, dai fiori si ricava un ottimo sciroppo e sono perfetti anche come decorazione.

Miele di tarassaco

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Miele di tarassaco

Crescione dei prati

Le foglie hanno un gusto molto simile a quelle della varietà cosiddetta «d’acqua». I fiori, di colore rosa, si riconoscono dai caratteristici quattro petali. La pianta predilige i terreni ricchi e umidi.

Impiego in fitoterapia

Le sostanze amare e il glucosinolato di cui abbonda lo rendono ideale per favorire la digestione. Le sue foglie, inoltre, sono una preziosa fonte di vitamina C.

Impiego in cucina

Le foglie dal gusto acidulo e lievemente piccante si prestano ottimamente per insaporire insalate e minestre di verdura. I fiori, che hanno gusto simile, sono ideali per decorare ma anche per regalare un tocco di sapore extra al burro.

Insalata di fiori

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Insalata di fiori

Consigli per la raccolta delle erbe spontanee

  1. Raccogli solo le erbe che si conoscono con certezza e, per andare sul sicuro, verifica a casa secondo il principio del «quattro occhi vedono meglio di due».

  2. Lascia perdere le erbe che crescono ai bordi di strade molto trafficate e in prossimità di parchi gioco per cani.

  3. Non sradicare mai l'intera pianta, bensì limitati a prelevarne qualche foglia e/o fiore.

  4. Ovviamente non bisogna dimenticare di portarsi appresso qualche sacchettino di plastica in cui riporre il «bottino».

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