Già noti e apprezzati nell'antico Egitto, gli asparagi furono introdotti in Europa dai Romani, che li consideravano (chissà perché?) un simbolo di forza virile e piacere carnale.
11 curiosità sugli asparagi
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Che fai, alludi?
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Sempre di più
Gli svizzeri consumano 1400 grammi di asparagi pro capite l'anno – quasi il triplo rispetto agli anni '80.
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A orecchio
Gli asparagi freschi si riconoscono dalla punta compatta e dall'estremità umida, ma anche dal tipico cigolio che producono se strofinati fra loro.
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Spilungone nerboruto
A cosa ti fa pensare il nome «Rambo»? Ovvio, ai film con Sylvester Stallone, a bicipiti straripanti e toraci possenti – non certo a un asparago. Eppure esiste una varietà che si chiama proprio così: il gambo, va detto, è effettivamente più grosso della media, ma da qui a tirare in ballo Rambo…
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Movimento underground
Gli asparagi verdi e quelli bianchi sono esattamente lo stesso ortaggio: i primi spuntano dal terreno e acquistano colore attraverso la fotosintesi, i secondi crescono sottoterra, al riparo dal sole, e quindi restano «pallidi».
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Sbiancante
Per evitare che gli asparagi bianchi ingialliscano basta aggiungere una spruzzata di succo di limone all'acqua di cottura.
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Amara verità
Se gli asparagi hanno un gusto amaro, vuol dire che sono stati tagliati troppo vicino al rizoma, cioè alla radice, dove si concentrano le sostanze amare della pianta.
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Puah!
L'urina che si espelle dopo aver mangiato gli asparagi ha un caratteristico e non troppo gradevole odore. Il fenomeno è dovuto all'acido asparagusico, che in seguito ai processi metabolici si trasforma in legame solforico. Qualche fortunato non risente del problema perché il suo metabolismo non converte l'acido (oppure il suo naso non percepisce l'odore).
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Iperboli
Di chi ha la bocca larga si dice scherzosamente, in tedesco, che «potrebbe mangiare gli asparagi di traverso».
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Aiuto, un asparago!
Potrà sembrare strano, eppure ci sono persone che soffrono di paura patologica degli asparagi – in gergo tecnico: spargarofobia.
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La fine è nota
La stagione degli asparagi si chiude sempre nello stesso giorno, ovunque e ogni anno: a partire dal 24 giugno non ce n'è più per nessuno. La pianta pluriennale deve godersi il meritato riposo e rifare il pieno di energia per tornare a deliziarci la primavera successiva.
Il galateo dell'asparago
Gli asparagi vengono serviti con la punta orientata verso il lato sinistro del piatto.
Poiché raccogliere gli asparagi era (lo è tuttora) un'operazione piuttosto impegnativa, in passato questi gustosi ortaggi costavano un occhio della testa ed erano quindi un piacere riservato alle classi più abbienti – che però li mangiavano poco elegantemente con le mani, dato che le posate arrugginivano al contatto con gli asparagi.
Per un certo periodo ci furono in circolazione apposite pinze per asparagi che non arrugginivano ma in compenso richiedevano una certa manualità per portarsi l'asparago alla bocca senza farlo cadere miseramente a terra. Altro trend nel frattempo tramontato: i piatti per asparagi con apposite scanalature per impedire che i gambi rotolassero da una parte all'altra.
Oggi per fortuna le cose sono molto più semplici, gli asparagi si mangiano con coltello e forchetta. Il galateo, tuttavia, prevede regole ben precise in tavola: gli asparagi vengono serviti con la punta orientata verso il lato sinistro del piatto e si mangiano procedendo da sinistra a destra, ovvero dalla punta al fondo.
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