Trio imbattibile
Cioccolato, cardamomo e panna: il cioccolato si scioglie sul palato e fa sciogliere il cuore, il cardamomo conferisce una nota di esotico profumo, la panna montata fa da corona(mento) a un dolce… degno di un re.
Cioccolato, cardamomo e panna: il cioccolato si scioglie sul palato e fa sciogliere il cuore, il cardamomo conferisce una nota di esotico profumo, la panna montata fa da corona(mento) a un dolce… degno di un re.
Ai deliziosi dolcetti, gli americani hanno dedicato una speciale giornata di festa nazionale, il National Brownie Day, che si festeggia l’8 dicembre di ogni anno. Queste delizie al cioccolato esistono in centinaia di varianti. E come tutto ciò che arriva da oltreoceano, sono facili e veloci da preparare. Come i nostri brownies al fleur de sel. E per chi vuole o deve rinunciare a cereali e latticini, ne abbiamo anche una versione a base di ceci e latte di mandorle. Perché il brownie è un diritto di tutti – yes we can!
Per fortuna c’è Foodporn che ha contribuito alla rinascita di questo classico fra i dessert: il budino al cioccolato attualmente è osannato dalla rete. Preparato con cioccolato nero o bianco, servito in tazza o in bicchiere, decorato con panna o ciliegie tenerine: ne basta un cucchiaio, e la vita cambia sapore.
Chi cerca «cookie» su Google senza aggiungere «ricetta» finisce spesso su una qualche pagina a tema informatico (decisamente meno appetitoso dei biscottoni made in USA) dove gli spiegano che i cookies sono piccoli file che i siti web salvano sul computer dell’utente quando li si visita. Sul perché sia stato scelto proprio il nome «cookie» per questo tipo di file le ipotesi si sprecano: qualcuno dice che l’idea è venuta a Bill Gates mentre sgranocchiava un biscotto, qualcun altro sostiene che la denominazione è nata dal fatto che entrambi, il biscotto vero e quello informatico, si lasciano dietro tracce – briciole il primo, dati il secondo… Come che sia, dei nostri double chocolate chip cookies (ricetta originale americana!) di briciole non ne rimangono di certo, sono troppo buoni. E a chi ama sperimentare suggeriamo il mega-cookie al cioccolato cotto alla griglia.
Già soltanto la parola è attrazione pura, nel suo evocare una suadente assonanza con kiss: non a caso, la mousse au chocolat è come un bacio dell’effetto euforizzante. Vaporosa e leggera, accarezza il palato con il suo intenso aroma di cioccolato. E la sublime francesina brilla in ogni variazione, dal cioccolato nero a quello bianco, profumata al rum o all’amaretto e con o senza ciuffetto di panna per guarnire.
In tedesco la ciambella che Cappuccetto Rosso portava nel suo cestino si chiama «Gugelhupf», un dolce con una lunga tradizione alle spalle e tuttora molto apprezzato – non solo dalle nonne. L’origine del nome, che suona un po’ misterioso anche alle orecchie dei tedescofoni, non è accertata: la prima metà, «Gugel», viene fatta risalire a un tipico copricapo medievale che richiamerebbe, nella forma, lo stampo per ciambelle. Per quanto riguarda la seconda metà, «Hupf», due sono le teorie, diciamo così, maggiormente accreditate: la prima fa derivare il termine da «Hefe», ovvero dal lievito che fa crescere la ciambella in altezza. La seconda si rifà al verbo «lupfen», vale a dire al gesto di staccare, sollevare il dolce dal suo stampo. Ma forse la spiegazione è più semplice: «hupfen» significa saltellare, e chi non fa salti di gioia di fronte a una bella fetta di ciambella?!
Le tendenze in fatto di cibo vanno e vengono e la pasticceria non fa eccezione. Ma ce n’è una che sembra sopravvivere a tutte le mode: la cake al cioccolato. Il pezzo forte fra i prodotti di pasticceria esisterà ancora quando cupcakes & affini avranno fatto la storia. Inoltre, è più golosa se mangiata con le mani, con buona pace del galateo e tante briciole. E se nessuno sta guardando, è di rigore leccarsi le dita.
Pare sia stata Sophie Charlotte von Mecklenburg-Strelitz, consorte di Giorgio III, re d’Inghilterra dal 1760 al 1801, a dare il nome all’irresistibile quanto versatile dessert che conquista i palati sia cotto al forno che passato al congelatore. Se così è, la regina aveva certo un debole per i dolci, ma anche un ottimo gusto. Nella versione fredda si crea una «staccionata» di savoiardi che viene riempita di crema – oppure di gelato al cioccolato, come nella facile e gustosissima variante che vi proponiamo noi. Per la charlotte al mango, che viene cotta in forno, si utilizza invece il pan di Spagna.
Senza dubbio la tedesca più amata è la Torta Foresta Nera. Con il suo morbido pan di spagna al cioccolato, la sua dolcissima panna, le amarene e una pioggia di riccioli di cioccolata a guarnirne la cima, è l’afrodite di tutte le torte. Divina, strato dopo strato, è dalla nascita una delle più grandi seduttrici, dalla bellezza interiore tanto impressionante quanto quella esteriore.
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