La maggior parte delle cozze che si trovano in commercio sono già pulite e private delle barbe, ma se così non fosse devi provvedere tu a eliminare le barbe e raschiar via le incrostazioni dal guscio con un coltello robusto.
Le cozze crude già aperte non sono commestibili e devono essere scartate. Dopo la pulizia, sciacqua bene le cozze sotto l'acqua corrente e trasferiscile in uno scolapasta. Rispetto a quello di altri molluschi, il guscio delle cozze è meno robusto, perciò è più facile che si rompa.
Prepara subito le cozze secondo la ricetta prescelta e controlla nuovamente l'integrità dei gusci prima di servire. Come tutti i molluschi, anche le cozze fresche si aprono durante la cottura, quindi scarterai quelle rimaste chiuse.
Classici a base di cozze sono le moules marinières (che in italiano diventano cozze alla marinara), stufate in un sughetto di vino bianco ed erbe aromatiche, e le moules et frites , dove i molluschi fanno coppia con le patatine fritte.
Piccola curiosità etimologica: pare che il nome «cozza» derivi dal termine meridionale «coccia», che significa guscio. In Veneto il mollusco dalla tipica polpa arancione è noto invece come peocio, mentre il nome scientifico, peraltro poco diffuso nell'uso comune, è mitilo.
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