Che siano costolette o crostacei, palombi o peperoni: la qualità dei prodotti che mettiamo sulla griglia è tanto importante quanto le note di sapore che li caratterizzano. Saper condire è un’arte. E anche un po’ una magia alchemica, dato che, a seconda della miscela, cambiano la consistenza e la struttura di quello che mettiamo sulla griglia. Per questo motivo, spesso gli ingredienti e la composizione di queste miscele sono avvolti nel mistero. Almeno un segreto, però, te lo sveliamo noi: le spezie macinate o pestate sul momento hanno un gusto più intenso.
In gergo, le miscele di spezie sono dette rub, dal verbo inglese to rub, cioè sfregare o strofinare. Le marinate sono dette anche wet rub, cioè rub umidi. Il termine «marinata» deriva dal verbo «marinare», che a sua volta viene da «marino» (cioè «di mare»), perché per marinare il pesce o la selvaggina si adoperava una salsa con sale. E con questo arriviamo al secondo segreto: alle marinate occorre tempo perché i cibi da grigliare assorbano bene gli aromi. Se i pezzi sono piccoli, di solito basta un’ora. Se invece sono più grandi, andrebbe considerato parecchio tempo in più. La regola generale è che le marinate penetrano nei prodotti di circa 1 cm al giorno, cioè circa 0,4 millimetri all’ora. Le cose stanno in modo un po’ diverso con le marinate dense, dette anche paste o glasse per condire, che contengono zucchero o miele. In genere, queste si adoperano quando gli alimenti sulla griglia sono quasi pronti.
Le marinate sono composte da un ingrediente acido, olio e spezie. Sono adatte a ogni tipo di grigliata, da quelle di carne a quelle di pesce, fino a quelle di verdure e formaggi, il cui sapore viene esaltato da una marinata. Nel caso di prodotti animali, l’acido contenuto nella marinata – magari sotto forma di vino, birra o succo di limone – scioglie ulteriormente la gelatina dei tessuti connettivi muscolari, ammorbidendoli. L’olio, invece, trattiene il sugo e fa sì che bistecche & co. non si attacchino alla graticola. La marinata, comunque, dovrebbe essere abbastanza densa da non sgocciolare nel fuoco. Inoltre, dovrebbe essere saporita il doppio di quanto dovrà esserlo la carne pronta da mangiare, perché il gusto delle spezie perde di intensità durante la marinatura.
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