Lo Schabziger è una questione di gusto: c’è chi lo ama alla follia e chi arriccia il naso solo a sentirne l’odore penetrante. È sempre stato così, sin da quando questo formaggio glaronese a latte crudo dalla forma cilindrica è stato prodotto per la prima volta, ovvero oltre 700 anni fa, come si legge nell'Inventario del patrimonio culinario svizzero. Un tempo, lo Schabziger di Glarona fungeva addirittura da moneta di scambio in luogo delle spezie ed era conosciuto in tutto il mondo. Ancor oggi oltre un terzo della produzione di questa specialità glaronese viene esportato all’estero. La caratteristica principale dello Schabziger sta nel fatto che contiene trigonella caerulea, ovvero fieno greco blu. Quest'erba essiccata gli conferisce il tipico colore verde, l’intenso aroma e gusto speziato e un effetto stimolante sull’appetito e sulla digestione. Grazie al processo naturale di fermentazione del latte utilizzato per la sua produzione, questo formaggio a basso contenuto di grassi e senza lattosio risulta inoltre facilmente digeribile. Lo Schabziger glaronese è disponibile in forma cilindrica in confezioni da 100 o 200 grammi, da grattugiare o già grattugiato, in crema da spalmare già mescolato con burro, e come mousse. Tradizionalmente si utilizza grattugiato, ad esempio sugli hörnli, i maccheroncini utilizzati per la ricetta tipica degli Zigerhöreli, oppure viene mescolato con il burro e spalmato sul pane (Zigerbrütli). È anche ottimo servito con le patate lesse con la buccia o per insaporire ricette tipiche della cucina svizzera come gli spätzli con mostbröckli.