Il romanesco è l’erede del cavolfiore. Come suo padre, proviene originariamente dall’Italia. La sua coltivazione risale a 400 anni fa nei pressi di Roma, ma oggi viene coltivato anche da noi. Le sue rosette appuntite ricordano un minareto, ed è forse quindi il più elegante tra i cavoli. Oltre alle qualità decorative, il romanesco possiede preziose sostanze nutritive, quali betacarotene e vitamina C. Come gusto ricorda quello del cavolfiore e dei broccoli. Più a lungo viene cotto, più si manifesta l’aroma di cavolo. Il romanesco fresco ha foglie esterne croccanti di colore verde intenso. In frigorifero si conserva circa quattro giorni. Il romanesco appena colto è ottimo anche crudo, in seguito delizia i palati cotto a vapore, come minestra o come contorno.
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