Il miso è un condimento in pasta che è un po’ l’essenza della cucina giapponese. Da noi è arrivato già negli anni ’70, anche se non ha immediatamente preso piede. I più lo identificano semplicemente con la zuppa che in Giappone si consuma tradizionalmente a colazione. E infatti nel suo paese d'origine il miso è considerato da secoli un dono degli dei. Prodotto alla vecchia maniera ha tantissimo da offrire in termini di benessere. L'ingrediente di base sono i fagioli di soia, ricchi di proteine, mescolati e fatti fermentare a seconda della ricetta con un tipo diverso di cereale. Con la fermentazione si creano, come nel caso dei crauti e dello yogurt, fermenti lattici che giovano a stomaco e intestino, ma anche altre sostanze benefiche. Oggi il miso è prodotto generalmente in maniera industriale, ma il suo potenziale culinario resta lo stesso. Ne esistono decine di varietà che a volte si differenziano decisamente alla vista e al palato e possono essere utilizzate di conseguenza. Il mugi miso, mescolato con l’orzo, ha un gusto più delicato che si adatta ai piatti europei. L’hatcho miso contiene soltanto fagioli di soia e ha un gusto più speziato. Lo shiro miso è arricchito di riso, ha un colore chiaro e un retrogusto leggermente dolce. Il miso può essere conservato in frigo per diversi mesi.
Miso
Miso
Il miso ha un ruolo centrale nella cultura gastronomica giapponese. Questo condimento in pasta esiste in decine di varietà che si differenziano nel gusto e nell’aspetto.
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