Nel corso della storia il kefir ha attraversato varie fasi di rinascita. Questa bevanda densa, ottenuta dalla fermentazione del latte e celebrata oggi come alternativa allo yogurt e ai suoi derivati, negli anni Settanta era considerato un alimento "per pochi eletti": non era infatti possibile acquistarlo al supermercato e veniva preparato in casa mescolando i fermenti di kefir (granuli dalla forma simile alla parte aerea del cavolfiore) con latte di vacca, pecora o capra.
Che sia di origine industriale oppure artigianale, poco importa: il kefir continua a godere di fama leggendaria ed è attualmente considerato “lo champagne dei derivati del latte”. Nel Caucaso, la sua terra d’origine, è noto come “elisir di lunga vita” fin dalla notte dei tempi. Fatto sta che questo nettare, ricco di vitamine del gruppo B, ha un’alta digeribilità e aiuta l’intestino. Si utilizza come lo yogurt e può essere gustato puro oppure accompagnato con erbe aromatiche fresche, cipollotti, aglio, menta, zenzero grattugiato fresco o, ancora, assieme a miele e frutta. È ottimo anche come condimento per le insalate, nei dip, nei müesli e nelle salse.
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