Che titolo vuoi dare al tuo ricettario?

Modifica il titolo del ricettario

Cancella il ricettario

Sei sicuro di voler eliminare questo ricettario? Le ricette in esso contenute sono ancora disponibili nella tua raccolta di ricette.

header-portraits

Pool di competenza al servizio della cucina

Creano piatti prelibati, sono fonte d'ispirazione culinaria e fugano ogni tuo dubbio in materia di cucina: vieni a conoscere i nostri sei autori di ricette.

Tutte le ricette Migusto sono messe a punto espressamente per il portale e vengono testate a più riprese prima di essere pubblicate, perché solo così possiamo garantire qualità e riuscita. Dietro ogni nostra proposta c'è un affiatato team composto da sei maghi e maghe del fornello che ogni giorno si dedicano con sapienza e passione ai piaceri del palato.

Sapevi che se ti iscrivi a Migusto  puoi chiedere direttamente aiuto ai nostri esperti di cucina?

Non devi fare altro che accedere al sito o, se non sei ancora iscritto, registrarti su Migusto, poi potrai selezionare una ricetta e cliccare su «Domande» in fondo alla pagina. Esponi il tuo quesito e il nostro team sarà felice di risponderti personalmente.

Philipp Wagner

philipp-wagner

Cuoco e personal trainer, Philipp è un esperto di alimentazione sana e/o studiata per esigenze particolari. È un fan del pane di pasta madre, che inforna a cadenza settimanale, e cura con passione l'orto. Per il resto ama i viaggi gastronomici, le escursioni a piedi, il sollevamento pesi e quasi tutti gli sport con la palla.

Cosa cucini più volentieri?

Al momento sono «fissato» col pane di pasta madre. Una volta a settimana (di solito il venerdì sera) mi applico con dedizione certosina al rituale impasto di lievito madre, acqua, farina e sale che poi lascio riposare tutta la notte, nel suo cestino da lievitazione, in frigorifero. La mattina dopo cuocio il pane sulla chamotte (pietra refrattaria) e lo porto in tavola per la colazione ancora caldo di forno.

Tre ingredienti che ti porteresti dietro su un'isola deserta…

Burro d'arachidi, proteine vegane in polvere e spaghetti di farro. Purché abbia a disposizione fuoco e pentolame. Altrimenti machete, acciarino e proteine vegane in polvere.

Che titolo daresti al tuo libro di cucina?

Qualcosa che abbia a che fare con la cucina, il forno, l'orto o il fitness. Magari «In forma cucinando». Oppure «La salute nel piatto».

Cucinare senza dedizione e senza rispetto per ogni singolo ingrediente è tempo perso.

Philipp Wagner

Annina Ciocco

annina-ciocco

Un diploma alla scuola di cucina e una laurea in scienze della cultura, Annina è una patita della montagna. Tre passioni che ha potuto nutrire tutte insieme alla LandArt, la mostra d'arte a cielo aperto allestita nella valle di Binn in Vallese, da cui è tornata, oltre che con tante emozioni, con un carico di succose albicocche – prontamente elaborate per Migusto in insolite ricette salate.

Cosa cucini più volentieri?

I piatti inediti, quelli in cui non mi sono mai cimentata prima. E poi le pietanze che fanno felici me e le persone che amo.

Tre ingredienti che ti porteresti dietro su un'isola deserta…

Una pannocchia di mais dolce. Un terzo dei grani da piantare, il resto da mangiare. Una capra: imparerei a mungerla e a fare il formaggio. Se poi non ci riuscissi potrei sempre metterla in pentola… Tanta cioccolata – ma non solo per me: se per caso sull'isola ci fossero degli indigeni, potrei usarla come merce di scambio.

Che titolo daresti al tuo libro di cucina?

La fame è il miglior cuoco – e la giustizia alimentare il miglior condimento.

La pasta integrale mi piace condirla con verdure a tocchettoni e spezie piccanti – un pizzico d'Asia non guasta mai.

Annina Ciocco

Daniel Tinembart

daniel-tinembart

Daniel, Dany per tutti noi, non è solo cuoco diplomato, ma anche pescatore e raccoglitore – di erbe selvatiche, con cui ha messo a punto un intero menu. A tale proposito gli piace ricordare un aneddoto dei tempi in cui lavorava nella cucina di un hotel: alcuni chef toscani ospiti dell'albergo gli chiesero dove fosse il giardino delle erbe. Alla sua risposta che le portava il fornitore, gli italiani replicarono esterrefatti : «Ma come, voi compratele erbe aromatiche?»

Cosa cucini più volentieri?

In primavera: pasta alla barba di frate saltata.
In estate: pomodori appena colti, sale, olio d'oliva e pane.
In autunno: fondue con i funghi.
In inverno: minestre e stufati.

Tre ingredienti che ti porteresti dietro su un'isola deserta…

Una gallina, così ogni giorno ho un uovo. Qualche patata, un paio le pianto e ne ho sempre di nuove. Una capra per il latte e il formaggio. Lo so, gallina e capra non sono ingredienti, ma se alla fine li mangi…

Che titolo daresti al tuo libro di cucina?

One Pot Outdoor-Kitchen OPPURE La dispensa a cielo aperto.

Regola numero uno per l'arrosto: tirar fuori la carne dal frigo due ore prima di mettersi ai fornelli.

Daniel Tinembart

Margaretha Junker

margaretha-junker

La cuoca è una devota della cucina stagionale. Le piacciono anche i piatti della tradizione, che però ama adeguare al gusto contemporaneo con creative rivisitazioni in cui le spezie giocano un ruolo di primo piano.

Cosa cucini più volentieri?

La pasta.

Tre ingredienti che ti porteresti dietro su un'isola deserta…

Dipende da quanto devo restarci… Piantine di pomodoro, formaggio a pasta dura e miele.

Che titolo daresti al tuo libro di cucina?

Passione per la cucina mediterrena.

Non c'è praticamente ricetta salata in cui faccia a meno di cipolle o scalogno – hanno un gusto insostituibile e si prestano alle sperimentazioni con erbe e spezie.

Margaretha Junker

Lina Projer

lina-projer

L'etnologa è una convinta assertrice del principio secondo cui anche l'occhio vuole la sua parte ed è appassionata di stoviglie fatte a mano, ceramiche giapponesi su tutte. Per le sue ricette, invece, trae volentieri ispirazione dai rutilanti mercati mediorientali. Dal gennaio 2020, a pagina 6 della rivista Migusto, spiega come fare invidia ai food stylist «mettendo in scena» un piatto con pochi, semplici accorgimenti.

Cosa cucini più volentieri?

La mia passione sono i piatti al forno. Adoro le torte di ogni tipo. Se mi metto ai fornelli, invece, di solito faccio un risotto: il momento in cui l'olio accoglie sfrigolando cipolle, aglio e riso per poi calmare i bollenti spiriti all'arrivo del vino ha sempre un che di magico!

Tre ingredienti che ti porteresti dietro su un'isola deserta…

Un'isola con cucina a gas, spero, nel qual caso mi porterei dietro olio d'oliva, aceto di riso e un bel pezzo di maiale affumicato – il sale lo mette il mare, no?

Che titolo daresti al tuo libro di cucina?

Non lo rivelo di certo qui! Scherzi a parte, con molta probabilità sarebbe un libro di dolci con la frutta come protagonista. Titolo provvisorio: «Tutti frutti».

A cuocere in forno s'impara col tempo e con la pratica, ma gli incidenti di percorso non sono mai esclusi.

Lina Projer

Anja Steiner

anja-steiner

Anja adora viaggiare. Dopo il diploma alla scuola di cucina e varie tappe di praticantato gastronomico, si è regalata un tour di sette mesi in giro per il mondo. Nonostante ciò ammette che non è necessario andare lontano per mangiare bene, e infatti per Migusto ha rivisitato una serie di tipiche ricette da brasserie, come il coq au cidre, una delizia, e le patatine fiammifero particolarmente croccanti.

Cosa cucini più volentieri?

Mi piace preparare dolci, non appena mi trovo per le mani la ricetta per una torta o dei biscotti devo provarla subito, però alla fine ho sempre voglia di patatine fritte o salsiccia arrosto. Quindi preferisco il salato, dopotutto. In estate griglio volentieri «pezzi grossi» tipo carne o pesce, ma anche cavolfiore e sedano interi. Se poi ho ospiti, mi scateno.

Tre ingredienti che ti porteresti dietro su un'isola deserta…

Sale, pasta e pancetta. E poi una cassa di libri.

Che titolo daresti al tuo libro di cucina?

Senza pasta né pancetta la vita non alletta.

Un pesce intero è più facile da grigliare di un filetto, perché si asciuga meno velocemente.

Anja Steiner

Iscriviti e valuta

Potrebbe interessarti anche