Il rafano festeggia il suo trionfo alla famosa Oktoberfest! Tuttavia, questa radice, oltre a contribuire al piacere della birra, ha parecchio da offrire. Basta ripercorrere la sua storia millenaria per capirlo. Già prima di Cristo, il rafano venne coltivato nell’antico Egitto e nell’Asia anteriore. Esiste in numerose forme e colori, benché la polpa di tutte le varietà sia bianca e piccante. Il rafano estivo vanta una buccia bianca, quello invernale nera. I numerosi oli di senape contenuti nel rafano sono un balsamo per la pancia. Il rafano fresco è solido, la buccia priva di grinze e di fenditure. In frigorifero il rafano si conserva senza problemi fino a dieci giorni. Tradizionalmente lo si gusta crudo in quanto la cottura ne attenua la piccantezza. Brevemente lessato si accompagna perfettamente al pesce.
Rafano
Rafano
Il rafano esiste in numerose forme e colori, ma la sua polpa è sempre bianca e piccante. Gli oli di senape che contiene sono un balsamo per la pancia.
Condividi questo articolo con i tuoi amici!