Simile nel gusto alla cipolla ma più delicato, è un apprezzato ingrediente per i piatti più diversi, e si può consumare sia crudo in insalata che cotto, come contorno o come protagonista di vellutate, quiche e chi più ne ha, più ne metta. In Svizzera si raccoglie per quasi tutto l’anno.
Porro
Porro
Valori nutrizionali del porro (per 100 g)
Calorie | 30 kcal |
Grassi | 0,3 g |
Carboidrati | 3,5 g |
Proteine | 1,5 g |
Fibre | 2,3 g |
Provenienza e particolarità del porro
Al pari di aglio e cipolla, il porro appartiene alla famiglia delle Liliacee e accompagna la civiltà umana da tempo immemore. Con tutta probabilità è originario dell’area mediterranea, dove veniva coltivato già 2000 anni prima di Cristo – stando agli storici greci se ne nutrivano anche gli operai impegnati nella costruzione delle piramidi. Dall’Italia, nel Medioevo, la pianta si è diffusa in tutta l’Europa centro-settentrionale, che rimane tutt’oggi la principale area di coltivazione. Nonostante sia costituito fino al 90 percento di acqua, il porro è ricco di nutrienti, primi fra tutti vitamine (C, B e K) e sali minerali (ferro, magnesio e potassio). Con il suo basso contenuto calorico, inoltre, è un ottimo alleato della linea.
Conservazione del porro
Se dopo l’acquisto non viene utilizzato subito, il porro si conserva senza problemi in frigorifero per una settimana. Dato che il suo aroma intenso si trasmette rapidamente agli altri cibi, è opportuno conservarlo da solo in uno scomparto separato. Tagliato a rondelle e sbollentato si mantiene anche per diversi mesi nel freezer, ma dato che lo scongelamento ne altera sapore e consistenza, va utilizzato ancora congelato.
Il porro in cucina
Il porro è una verdura quanto mai versatile che si presta a infinite preparazioni. Quanto più intenso il verde delle foglie, tanto più marcato il gusto. Ottimo per insaporire purè di patate e risotto, si può consumare anche crudo in insalata o cotto come contorno, e diventa volentieri protagonista di vellutate, quiche e sformati.
Coltivare il porro
Il porro ama la penombra ma non disdegna il sole, e predilige i terreni ricchi e ben drenati. Resiste bene agli estremi di temperatura e per questo si può seminare e raccogliere più o meno tutto l’anno, ma acquista un sapore un po’ diverso a seconda della stagione di semina.
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