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Pak choi

Pak choi

Questo parente stretto del cavolo cinese dal sapore particolarmente delicato si può gustare crudo in insalata, lesso oppure saltato nel wok.
Pak choi

Fino a pochi anni fa in Europa il pak choi era noto solo a chi aveva viaggiato in Estremo Oriente. Nel frattempo però ha preso residenza anche da noi, facendosi subito apprezzare per la consistenza, il sapore e il ricco contenuto di nutrienti.

Valori nutrizionali del pak choi (per 100 g)

Calorie 15 kcal
Grassi 0,3 g
Carboidrati 1 g
Proteine 1 g
Fibre 2 g

Provenienza e particolarità del pak choi

Il pak choi appartiene alla famiglia delle Crucifere ed è strettamente imparentato con il cavolo cinese. Noto anche come cavolo senape o bok choi, ha testa bianca e robuste foglie color verde intenso con venature simili a quelle della bietola. Il nome pak choi è cantonese e significa «verdura bianca». In Cina, suo paese d’origine, così come in Giappone e Corea, il cavolo senape viene coltivato in grande stile. La pianta prospera, tuttavia, anche alle nostre latitudini, tanto che dai primi del 21° secolo si coltiva anche in Europa, soprattutto in Olanda, in serra, e perfino in Svizzera. Con una percentuale d’acqua di oltre il 90 percento, il pak choi figura tra le verdure più povere di calorie, però è ricco di potassio, calcio e vitamina C.

Conservazione del pak choi

Il pak choi non si mantiene fresco a lungo perché si disidrata rapidamente. In frigorifero, avvolto in un panno umido, resiste al massimo una settimana. Non va surgelato da crudo perché si affloscia e acquista una consistenza molliccia.

Il pak choi in cucina

Il pak choi ha un sapore aromatico dal lieve sottofondo di senape. Per via dell’elevato contenuto d’acqua, è di gusto molto delicato e, per questo, se possibile, andrebbe utilizzato fresco. Lessato si trova spesso nelle padellate di verdure asiatiche. Si può mangiare anche crudo in insalata, ma è con la cottura che esprime appieno il suo aroma. Può sostituire egregiamente spinaci e bietola.

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