In quanto superfood di tendenza, gli edamame hanno ormai varcato i confini dei negozi di specialità asiatiche. Perfetti come snack, i fagioli di soia ancora giovani sono un’ottima fonte di proteine vegetali e sali minerali.

Gli edamame sono fagioli verdi di soia, grossi all’incirca quanto l’unghia di un pollice, che vengono colti prima che giungano a maturazione. Originari del Giappone, sono tuttavia coltivati anche in Europa e in USA fin dal 17° secolo. È stato negli anni Ottanta però, con il boom del sushi, che la cucina nipponica è salita alla ribalta e, con lei, anche uno degli snack preferiti dai giapponesi – gli edamame, appunto. I fagioli acerbi vengono cotti a vapore nel baccello, conditi con un pizzico di sale e gustati come spuntino. Nei bar giapponesi sono spesso serviti come accompagnamento alla birra, e gli avventori li estraggono dal baccello direttamente con i denti. Poveri come sono di grassi e calorie, rappresentano una sana alternativa a patatine & Co., tanto più che apportano anche calcio, ferro e magnesio. L’elevato contenuto proteico (12 g su 100 g di fagioli) ne fa inoltre un’ottima fonte di proteine per vegani e vegetariani.

La stagione degli edamame va da giugno a settembre, ma surgelati o essiccati si trovano anche nel resto dell’anno. Nel freezer si conservano per mesi, in frigorifero invece solo per pochi giorni.

Completi di baccello e con una spruzzata di sale sono un ottimo snack, ma sgusciati si prestano anche ad arricchire svariate superfood bowls. Da noi si trovano quasi sempre precotti e, quindi, pronti per il consumo. Se acquistati crudi, vanno bolliti in acqua salata per circa 8 minuti. Il sapore dolciastro dal retrogusto nocciolato ne fa un ingrediente ideale per minestre e insalate orientali, ma sono ottimi anche ridotti in purea o come contorno per carne e pesce.